martedì 29 settembre 2009

MATTEO SE N’E’ ANDATO SENZA UN PERCHE’. AVEVA SOLO 24 ANNI di Tommaso della Longa


fonte: libero

«Ci volevi tu per farmi tornare in affissione, certo adesso siete diventati troppo civili: i muri non si toccano più». Eh sì, secchio, colla e pennellessa con i ragazzi (cresciuti) dell’allora Trieste Salario di viale Somalia, 5 che si ritrovano per un pischello, un ragazzino biondo dei Parioli, tutto compito e pettinato, che un bel giorno sceglie la strada della militanza politica. Chi l’avrebbe mai detto che il collante di una generazione che per mille motivi non riusciva più a frequentare le sedi di partito, sarebbe stato proprio uno dei più piccoli. Sì, è così che mi piace ricordare Matteo Bonetti, consigliere del Pdl del II municipio, ma ancora prima fratello e dirigente di Azione giovani. Era la campagna elettorale che ha portato Alemanno in Campidoglio. E senza nessuna convocazione, ci siamo ritrovati a sostenere “militantemente” la candidatura di una di quelle persone che fa della politica un motivo di vita., che da responsabile del Nucleo Mameli di Azione studentesca arriva nelle istituzioni per dare una voca alla sua Comunità. Perché? Semplice se lo meritava e non c’era altro da fare se non tornare a compiere il rito della campagna elettorale, fatta in tanti anni per i nostri “grandi”, ovvero quella generazione del Fronte della Gioventù che ha rivoluzionato il modo di fare e di intendere la politica. In quelle serate di aprile lo prendevamo in giro, quando arrivava a salutarci dopo gli incontri con la gente vestito in giacca e cravatta. Lo prendevamo in giro sapendo che in lui vedevamo i nostri sforzi tramutati in realtà. E ora? Niente, da quel di Zara ci ritroviamo a piangere un amico di 24 anni che se ne è andato senza un perché. E che ora, in questo preciso momento, starà ridendo di tutti quanti noi pensando “vi ho fatti venire fin qui su, però smettetela di disperarvi”. Sì, riderebbe anche di questo “pezzo” assurdo, scritto da un giornalista che in questo momento si sente solo inadeguato nel ricordare una di quelle persone che non dimenticherai mai e che fino a poche ore fa ti bombardava di sms e telefonate, di scherzo, di gioco, di serietà. Le partite della Roma in “casa nostra”, in Curva Sud, con i ragazzi dell’Irish Clan. Le birre in compagnia degli amici di sempre tra il Tom Bombadil, l’Excalibur e i gradoni del Giulio Cesare. Il lavoro nella redazione, prima di AsgMedia e poi di Inedita. Le trasferte, i viaggi nelle Sei Contee occupate del Nord Irlanda, le feste. Con la battuta sempre pronta, i giochi portati alo stremo della pazienza fino a quando arriva il momento del “Matte’ ora basta”. Chi lo ha conosciuto non se lo può dimenticare. Per quanto mi riguarda, rimane solo la gioia di aver ritrovato nelle settimane d’ospedale ad agosto l’amico fraterno con cui parlare di tutto, che c’è sempre. E il dramma di un vuoto che sembra ogni minuto che passa sempre più incolmabile.

domenica 27 settembre 2009

Gli annunci elettorali dell'Assessore De Vincentiis di Fabrizio Fornaciari



Nell’ultimo numero di Eidos, giornale diventato bollettino “ufficiale” del PD rosetano, è stato pubblicato un articolo riguardante il problema dei parcheggi della nostra città. In questo si riferisce di uno studio preliminare da parte dell’Assessore ai lavori pubblici De Vincentiis che dovrebbe attuare nuove misure per risolvere il problema della carenza dei parcheggi. Queste misure dovrebbero migliorare l’attuale situazione in attesa della realizzazione in centro dell’autosilo o silos da trecento posti.
Il silos dovrebbe sorgere precisamente in prossimità dell’area parcheggio vicino alla stazione ferroviaria. A prescindere dall’inopportunità di realizzare in pieno centro città un silos, brutto da vedere in una città già invasa da palazzi di dubbio gusto realizzati dai costruttori vicini all’amministrazione; volendo tralasciare il notevole disagio che avrebbero gli inquilini dei palazzi vicini con i fumi di scarico delle auto e i rumori, l’assessore ha dimenticato che la realizzazione del silos è ferma allo studio di fattibilità nonostante nel Bilancio 2009 e nel Programma lavori pubblici l’inizio dei lavori fosse previsto per il terzo trimestre del 2009 (luglio – agosto – settembre)… quindi il silos è di là da venire: ammesso che comincino i lavori, questi non inizieranno comunque prima della fine del mandato della giunta Di Bonaventura (2011).
L’assessore sta pensando di riservare a pagamento ben 300 parcheggi di Roseto centro. Quindi l’amministrazione ha intenzione di istituire le strisce blu senza al contempo aver creato nuovi parcheggi nella zona centro e senza alcun preavviso ai commercianti di Roseto centro che sarebbero ulteriormente penalizzati da questo provvedimento.
Ci auguriamo perlomeno che De Vincentiis tenga conto dell’art.7, comma 8 Codice della Strada, di prevedere zone di parcheggio libero in prossimità delle zone di parcheggio a pagamento e della Sentenza 116/2007 della Corte di Cassazione che rileva l’esistenza di vizi di legittimità per quei provvedimenti amministrativi che non rispettano il dettato dell’art.7, comma 8 Codice della Strada.
Non vorremmo che la superficialità dei nostri amministratori spinga molti cittadini a fare ricorso contro eventuali multe il che comporterebbe un grave danno all’erario comunale.
Aspetto curioso di questo progetto è lo spostamento di uno dei c.d. ”parcheggi di scambio” dai quali gli automobilisti una volta parcheggiata la vettura potrebbero prendere la navetta per raggiungere il centro: nel Piano urbano del Traffico il parcheggio della zona sud era stato individuato nella zona circense mentre nell’articolo si parla del piazzale di fronte il Palamaggetti. E il martedì quando c’è il mercato che succede?
Anche per le navette che dovrebbero collegare i parcheggi con il centro per l’anno 2009 non è stato stanziato neanche un centesimo di euro.
Tutto questo quindi sembra l’ennesimo annuncio elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative, non mi resta quindi che concludere con “e vissero tutti felici e contenti”.

Le nostre proposte:



1) Per la zona di Roseto centro riteniamo iniquo istituire le strisce blu, il parcheggio a pagamento diverrebbe una tassa in più per i cittadini. In ogni caso riteniamo che sia necessario sempre consultare residenti e commercianti e seguire il disposto dell’art.7, comma 8 Codice della Strada per evitare quanto accaduto in altre città: una pioggia di ricorsi in quanto le strisce blu erano lontane da quelle bianche e i comuni che hanno sborsato diverse migliaia di euro.


2) I parcheggi di scambio lontani dal centro sono strumenti utili per evitare l’ingresso in centro delle automobili da fuori Roseto, questi devono essere collegati al centro da un servizio navetta che però va inquadrata in un piano più ampio di trasporto che colleghi Roseto capoluogo alle frazioni di Cologna Paese e Montepagano, oggi fortemente isolate rispetto al centro.


3) Per il Piano Urbano del Traffico, che è destinato come tutti gli altri piani (in particolare P.R.G. e Piano spiaggia) a non essere approvato, si dia la priorità alla realizzazione di nuovi parcheggi e dopo alla realizzazione degli altri interventi.

lunedì 21 settembre 2009

La fiaccola tricolore, racconto di una lunga storia d’amore di Fabrizio Fornaciari



Sabato pomeriggio a Chieti all’interno della manifestazione “La politica oltre la politica” organizzata dalla Fondazione Cantiere Abruzzo Italia del Sen. Di Stefano, si è svolta la presentazione del libro “La fiaccola tricolore” di Fabrizio Tatarella.
Alla presentazione erano presenti Stefano Morelli, Presidente direzione nazionale della Giovane Italia; Marco Marsilio, deputato romano del Popolo della Libertà e storico dirigente del Fronte della Gioventù e di Azione Giovani; Lorenzo Sospiri, consigliere regionale ed ex coordinatore regionale di Azione Giovani Abruzzo e Fabrizio Tatarella, autore del libro.
Apre il dibattito Morelli che riferisce di quelli che sono stati i passaggi necessari alla costituzione della Giovane Italia, il movimento giovanile più importante d’Italia, spiega che vi è stata una grandissima partecipazione al sondaggio per scegliere il nome del movimento che ha visto militanti e simpatizzanti decidere con larghissima maggioranza (l’85% del totale) il nome Giovane Italia. Lo stesso sistema sarà utilizzato per decidere il simbolo da adottare.
Nel commentare le pagine con cui Tatarella narra la storia della giovane destra Morelli ritiene che “La fiaccola tricolore” sia “un libro che ha precorso i tempi, un libro che ha immaginato la nascita del movimento giovanile unico”.
Lo segue nel dibattito l’intervento di Marco Marsilio, pezzo di storia della destra giovanile romana, applauditissimo dalla platea. Marsilio comincia col raccontare della sua esperienza giovanile, a cavallo tra fine anni ’70 e inizio anni ’80: un periodo di transizione in cui la destra giovanile veniva fuori dai lutti degli “anni di piombo” fortemente segnata e cercava di andare oltre attraverso nuove parole d’ordine, nuove sperimentazioni culturali, aprendosi alla società. “Si affrontava più spesso l’estetica e non la sostanza, dovevamo stimolare i giovani a fare politica, a continuare a fare di più. Inoltre era una stagione in cui solo in qualche paesino riuscivamo a fare il colpaccio di eleggere il sindaco e festeggiavamo in tutta Italia.” e poi continua “Però sperimentavamo nel fare politica nelle strade, nelle piazze, nel movimento studentesco a trovare una nuova via: abbiamo persino stretto accordi con associazioni cattoliche e non, trovando spesso le prime difficoltà nel veto del partito”.
Arriva quindi a parlare della trasformazione del Fronte della Gioventù in Azione Giovani: “ Chi aveva metabolizzato queste esperienze ha trovato poi naturale il proprio percorso politico in Azione Giovani e in Alleanza Nazionale” ed infine commenta la nascita del nuovo movimento giovanile unico del centrodestra “Oggi nella Giovane Italia ci sono esperienze diverse, c’è chi viene dall’esperienza liberale, del socialismo riformista, della destra, in un nuovo movimento giovanile e in un partito interclassista in cui spiccano i valori della nazione, della famiglia, della solidarietà e della sussidiarietà. Due soggetti politici, partito e movimento giovanile, che sono il vero motore della politica italiana. E’ importante aver deciso subito di costituire il nuovo movimento giovanile unico, con un nome rassicurante per chi tiene alla simbologia, all’estetica e all’identità.”
Chiude con una riflessione ad effetto che racchiude una grande verità, sottolineando così l’importanza per la politica della presenza di un movimento giovanile forte e con una grande partecipazione: “I migliori interpreti della politica sono le persone che dai 14 ai 16 anni perdono un’ora in più del loro tempo per servire il loro popolo”.
Lo segue negli interventi Lorenzo Sospiri, una vita nelle organizzazioni giovanili della destra, prima col Fronte della Gioventù e poi in Azione Giovani. Parlando della storia e del ruolo della giovane destra nella società italiana, ben descritta dal libro di Tatarella, Sospiri vede nel ruolo della stessa: “Un importante spaccato della vita di questa nazione, vi capiterà spesso di sapere, parlando con amici di politica, che si è passati anche solo per un’ora in manifestazioni o volantinaggi delle organizzazioni delle organizzazioni giovanili di destra. Ho sentito più volte amici che sentivano l’esigenza di fare un volantino contro l’invasione russa a Praga, per chiedere maggiore libertà culturale,ecc…” Parla poi della sua esperienza personale “è stata una grande palestra, ho metabolizzato di credere in alcune idee durante le attività del movimento giovanile, la fucina degli attuali vertici e di quelli passati viene da lì (immancabile l’omaggio con riferimento alla famiglia Tatarella n.d.r.) credo che Fabrizio sia orgoglioso di portare il cognome Tatarella, perché proprio dalle intuizioni di Pinuccio Tatarella sono stati piantati molti semi del progetto del PdL”
Immancabile infine un riferimento al nuovo movimento giovanile: “E’ stato giusto utilizzare questo nome come segno di riconoscenza per due generazioni di italiani che hanno difeso alcuni valori in tempi in cui difendere quei valori, magari sopiti in alcuni periodi, era molto difficile. La vittoria culturale di quella Giovane Italia che difendeva il tricolore, anche quando il popolo italiano ci puniva nelle tornate elettorali, e quei valori di quella Giovane Italia ritornano nelle dichiarazioni del famigliari dei sei soldati caduti nel vile attentato terrorista in Afghanistan”. Inutile riferire dell’applauso entusiasta dei presenti.
Il dibattito cresce d’intensità quando l’autore prende la parola e subito spiega i motivi che lo hanno spinto a raccontare la storia dei giovani di destra. “Da quando nasce la destra democratica, tanto è stato scritto sulla destra: i libri di Telese, Veneziani, Tarchi, Terranova…Ma non c’era un libro che raccontasse la storia della destra giovanile, un mondo importante dal quale è uscita l’attuale classe dirigente del paese: non è un caso che il segretario del FdG dal ’77 all’88 è la terza carica dello Stato, non è un caso che Alemanno sia Sindaco di Roma, Gasparri capogruppo al Senato del primo partito in Italia, Menia sottosegretario,ecc…Nel libro sono presenti i contributi di Massimo Anderson, il più vecchio segretario del FdG, Mellone e Campi, intellettuali del think tank “Fare Futuro” e di una intervista esclusiva a Gianfranco Fini. Ci sono anche delle fotografie: non è un caso che la prima ritragga Roberto Mieville nel 1948 mentre tiene un comizio sul tetto di un furgoncino e l’ultima Giorgia Meloni che stringe la mano a Berlusconi a rappresentare la scommessa che è stata vinta. Un momento che ha emozionato tutti, un momento in cui la Comunità ha vinto.” Sottolinea poi l’importanza dei giovani nella storia della destra italiana : ”Addirittura secondo il politologo Carioti se oggi è possibile ricordare la storia del primo MSI si deve ringraziare i giovani missini che presidiavano le piazze per volantinare e partecipare alle manifestazioni, come negli anni ’50 quando i giovani italiani erano in piazza per difendere i confini della Patria o più tardi in solidarietà a Jan Palach e al popolo ceco”.
E’un fiume in piena Tatarella in un alternarsi di ricordi, aneddoti e citazioni “La sfida della destra era portare avanti una classe dirigente giovane, non ci sono più le piazze piene e le urne vuote come ai tempi di Almirante ma le piazze piene e le urne piene. La nostra storia è costellata da immagini importanti come la caduta del Muro di Berlino, come la manifestazione durante Tangentopoli quando il FdG circondò Montecitorio con un enorme girotondo e i partecipanti indossavano t-shirts con la scritta “Arrendetevi siete circondati” per denunciare la corruzione della classe politica, le frasi di Almirante che ancora oggi sono di lezione per i nostri ragazzi”.
Chiude i lavori Sospiri che energicamente indica il ruolo che deve avere la Giovane Italia: “Dobbiamo martellare gli ultimi muri della nostra nazione eretti dalla sinistra, il luogo comune che vuole che la cultura risieda solo a sinistra, l’ambientalismo sia di sinistra, la difesa della dignità del lavoro è di sinistra è una grande cazzata. Se non dimentichiamo qual’è il nostro obiettivo credo che daremo una buona generazione di amministratori alla nostra nazione”.
Neanche qui, a Chieti, è immune da polemiche il Festival del Cinema di Venezia “Dell’ultima mostra del cinema ho visto i vari film italiani, spero che presto si faccia un film che racconti la storia delle generazioni raccontate da Tatarella, dei giovani cattolici, dell’impegno sociale o anche la semplice storia dei ragazzi impegnati a studiare con dei valori seri…è necessario raccontare attraverso il cinema queste bellissime storie”.
Ai giovani del Popolo della Libertà l’onore e l’onere di continuare a scrivere le pagine di questa bellissima storia.

lunedì 14 settembre 2009

COMUNICATO STAMPA: REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE FRATTARI SUL PIANO URBANO DEL TRAFFICO


Roseto degli Abruzzi,lì 12/09/09

Alla c.a. organi di informazione

OGGETTO: COMUNICATO STAMPA

Con gentile richiesta di pubblicazione

Con la pubblicazione sui giornali delle dichiarazioni dell’assessore Frattari in merito all’approvazione del Piano traffico, l’associazione Nuova Roseto e Azione Giovani-Giovane Italia intendono precisare alcuni aspetti della questione.
“Abbiamo appreso a mezzo stampa, tramite alcune dichiarazioni dell’assessore Frattari” interviene Paolo Antonelli di Nuova Roseto “che è intenzione dell’amministrazione Di Bonaventura portare a breve in consiglio comunale la discussione del Piano Urbano del traffico per concludere l’iter necessario all’approvazione definitiva dello stesso. Innanzitutto ribadiamo quanto già denunciato in passato, cioè la gravità dell’enorme ritardo con cui viene concluso l’iter di approvazione: ben 11 anni sono trascorsi da quando nel 1998 l’allora Giunta Crisci dava incarico alla ditta Sintagma di Perugia di redigere il piano. Un ritardo eccessivo che ha fortemente penalizzato la nostra città che nel frattempo ha avuto uno sviluppo progressivo senza però che questo sia stato affiancato dai necessari interventi nel settore viabilità per eliminare i problemi di traffico, carenza nei parcheggi,ecc…”
“L’assessore Frattari ha annunciato che presto sette rotatorie sostituiranno i semafori sulla S.S. 16 per favorire uno scorrimento più fluido del traffico veicolare” prosegue Fabrizio Fornaciari, Presidente Azione Giovani – Giovane Italia. “Anche qui registriamo l’ennesimo ritardo visto che i lavori dovevano cominciare nel terzo quadrimestre del 2009 (luglio – settembre) e ad oggi tutto è fermo, quindi l’amministrazione, con le dichiarazioni dei suoi esponenti, è in ritardo persino rispetto alle scadenze degli interventi dalla stessa programmati. Tutto ciò la dice lunga su quanto tempo ancora i rosetani dovranno attendere per vedere realizzate le rotatorie. Per quanto riguarda la pedecollinare per ora non è programmata alcuna spesa per la sua realizzazione”.
“Inoltre nel piano sono state individuate alcune zone di proprietà privata che dovrebbero essere destinate a parcheggio: non è spiegato in nessun modo se, come e quando l’amministrazione comunale ha rilevato quelle aree dai privati”dichiara Raffaele Di Bonaventura, Presidente di Nuova Roseto.
“Infine” conclude Di Bonaventura “auspichiamo che vengano accolte le proposte nelle osservazioni che vari cittadini, tra cui anche la nostra associazione, hanno presentato per far sì che un importante strumento come il Piano urbano del traffico favorisca una reale razionalizzazione della viabilità cittadina e non rappresenti invece l’ennesimo atto d’imperio della maggioranza in consiglio comunale”.
Con la presente si porgono distinti saluti.

Ufficio stampa
Associazione Nuova Roseto

Ufficio stampa
Azione Giovani-Giovane Italia Roseto
Visualizza le nostre iniziative sul Piano Urbano del Traffico:

giovedì 10 settembre 2009

BERLUSCONI AD ATREJU


Silvio prova a ricucire
“Il PdL è un partito di massa. Ci possono essere idee diverse”.

Fonte: iltempo.it


Un tempo si amavano. Condividevano il sogno di una grande federazione del centrodestra. Salivano sul palco assieme, infervoravano la folla. Oggi no. Qualcosa è cambiato. Sembra proprio che tra i due giorno dopo giorno si stia formando un sempre più spesso strato di brina. Quella che di solito imbianca le campagne del Nord e che sparisce al primo raggio di sole. Ma questa volta il sole non riesce a scioglierla prima che se ne depositi ancora. Da una parte c'è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dall'altra l'ex leader di An e presidente della Camera, Gianfranco Fini che ormai sembrano viaggiare su binari paralleli. Il primo sostiene che nel Pdl va tutto bene, l'altro che non è niente vero. Il primo cerca definisce Bossi il miglior alleato di sempre, il secondo fa di tutto per arginare la forza dirompente del partito nordista. L'ultimo capitolo di questo rimpallo di dichiarazioni si è consumato nella serata di ieri. Il premier era stato invitato ad Atreju, la festa dei giovani del Pdl. La prima da quando An ha formalmente chiuso le serrande e la prima alla quale proprio il primo inquilino di Montecitorio ha annunciato di non partecipare. Camminando tra i giovani si capisce che il clima è diverso. Qualcuno parla di «tradimento». Eppure Berlusconi cerca per la seconda volta di smussare gli spigoli. Concede un'altra possibilità a Gianfranco. Punta tutto su un fraintendimento: «Ha interpretato in modo diverso dalla realtà una mia dichiarazione di ieri». Ma Fini non ci sta e per la seconda volta ribadisce: «Per quanto l'ottimismo di Berlusconi sia proverbiale, definire "fraintendimento" le tante valutazioni di carattere politico su cui nel Pdl è necessario discutere, è non soltanto riduttivo ma soprattutto rischia di non contribuire a risolvere i problemi». Una nota del portavoce del presidente della Camera che il presidente del consiglio deve aver ricevuto mentre era comodamente seduto affianco al ministro della Gioventù e presidente del movimento giovanile del Pdl Giovane Italia, Giorgia Meloni. Per la seconda volta tutto da rifare e così non resta al premier che cambiare strategia. Ma dalle sue parole si capisce che l'argomento ormai lo sta infastidendo. «Rispetto le posizioni espresse in questi giorni da Gianfranco Fini - ribadisce il premier -. Il fatto che Fini e altri abbiano delle posizioni diverse su alcuni temi non significa che sulle cose importanti non ci sia nel Pdl piena sintonia». Insomma, ancora scintille tra i due, ma questa volta sembra che Silvio non abbia più voglia di rincorrerlo. Vuole godersi, tra i giovani e anche tanti altri che giovani ormai non erano più, il suo nuovo record. La sua «longevità» da presidente del Consiglio e spiega: «Martedì è stato il momento del sorpasso di Silvio Berlusconi su Alcide De Gasperi. Meno male che hanno detto che ero malato, pensa se non lo ero...». Silvio torna ad essere il mattatore, racconta le barzellette in un napoletano milanesizzato, elenca i successi di questa prima parte della legislatura dai rifiuti al terremoto («il 15 settembre avrò l'onore di consegnare le prime case») alle misure di contrasto alla crisi. Poi passa alle polemiche con la stampa e aggiunge: «Io non ho paura. Si viola la privacy delle persone». Ma le battute di Fini lo tormentano ancora tanto che con vuole salutare i suoi supporter con un'ultima rassicurazione: «Il Pdl è un movimento liberale di massa. Non siamo una caserma ma esattamente il contrario. Tutti hanno la libertà di esprimersi», a partire dai temi etici». Fare buon viso a cattivo gioco si sa è una cosa che a Berlusconi riesce facile, cosa che invece non riescono a fare i giovani che nelle retrovie commentano: «Non è possibile. Guardiamoci attorno e facciamo un rapido conto. Quale sarà l'età media di queste persone. Gli anni scorsi, le feste di Atreju, erano veramente dei giovani. Oggi ci sono troppi capelli bianchi. Anche Silvio è cambiato. L'anno scorso venne in maniche di camicia, oggi è tutto impettito e per più ha trasformato quella che doveva essere un'intervista in un'ora di lunghissimo monologo. Qui funziona diversamente. Vogliamo il confronto. L'unica grande soddisfazione è Federica Pellegrini, seduta là in prima fila. Almeno lì la gioventù c'è.

mercoledì 2 settembre 2009

Atreju 2009 di Giorgia Meloni

. Atreju 2009

fonte: atreju.tv
Ci siamo! Dal 9 al 13 settembre p.v. si svolgerà a Roma l’undicesima edizione di Atreju, prima Festa Nazionale della Giovane Italia, il movimento giovanile ufficiale del Popolo della Libertà.

Come negli anni scorsi, la manifestazione è ricavata all’interno del Parco del Celio, talmente a ridosso del Colosseo che in alcuni punti sembra quasi di poterlo accarezzare ed è suddivisa in zone diverse destinate ad ospitare i dibattiti, gli spettacoli serali, i ristoranti, gli stand culturali, politici e sociali, la piscina. L’intera area occupa quest’anno più di 7000 metri quadri.

Scegliemmo il piccolo eroe de "La Storia Infinita" per incarnare l’esempio di un ragazzo impegnato in uno scontro quotidiano contro le forze del Nulla, contro un nemico che corrode la fantasia delle giovani generazioni, ne consuma le energie, le svuota di valori ed ideali, sino ad appiattirne le esistenze...

Credo di poter dire che la manifestazione, nata nell’alveo della tradizione della destra giovanile italiana, si è saputa conquistare negli anni un’attenzione ed una simpatia pubblica tali da travalicare i propri confini anagrafici e politici. Il segreto del suo successo sta forse proprio qui. Atreju è un grande meeting generazionale che cerca di anticipare e raccontare idee, programmi, mode e suggestioni. Al suo interno non hanno mai campeggiato simboli di partito, né tanto meno discriminazioni o preclusioni di sorta. Insomma, come recitava uno slogan ben riuscito: una manifestazione di parte, non di partito.

Eppure, questa edizione di Atreju assumerà connotati particolarmente significativi perché destinata a svolgersi all’indomani della nascita del Popolo della Libertà e celebrando, di fatto, la nascita del più importante movimento politico giovanile d’Italia.

Per questo, tra i ragazzi e le ragazze che provengono dall’esperienza di Azione Giovani, di Forza Italia Giovani e delle altre associazioni giovanili che hanno aderito al nostro movimento fervono i preparativi, si condividono gli aspetti organizzativi e l’emozione di incontrarsi di qui a breve.

“Oltre ogni muro” è il titolo che abbiamo scelto per l’edizione 2009 di Atreju. Per celebrare il ventennale della caduta del Muro di Berlino e per indire una stagione di impegno civile all’insegna delle riforme e della libertà.

Come già anticipato nella conferenza stampa di presentazione di Giovane Italia, Mercoledì 9 settembre alle ore 18 e 30, ad aprire ufficialmente Atreju 2009 sarà il capo del governo italiano, oltre che presidente del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi. Salirà sul palco e nel consueto dibattito senza reti si confronterà per la prima volta ufficialmente con la Giovane Italia. Dunque, un appuntamento a suo modo storico, al quale sono certa che parteciperete in tanti, magari anticipando di qualche ora il vostro arrivo a Roma.

D’altra parte, il programma degli eventi di Atreju 2009 è persino più ricco del solito. Come sempre scopriremo tutte le nostre carte soltanto ad una decina di giorni dall’inizio. Per il momento, dovrete accontentarvi delle uniche due notizie già trapelate sulla stampa nazionale. Il dibattito di venerdì sera “Generazione Libertà. Sogni, paure e speranze vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino”.

Al quale parteciperanno: Ignazio La Russa, Massimo D’Alema, Bruno Vespa e Riccardo Barenghi. Ed il concerto degli Zero Assoluto previsto per venerdì notte.

Ma se posso permettermi un consiglio, in attesa di conoscere il programma completo, affrettatevi a contattare i numeri utili dell’organizzazione per prenotare il vostro soggiorno ad Atreju. Chi tardi arriva…

Per chi viene da fuori Roma sarà previsto un voucher comprendente:
Pernottamento in bungalow;
Bus navetta per i collegamenti tra Atreju ed il campeggio;
Pranzo;
Ingresso in piscina la mattina;

Per prenotazioni 06-92014404 chiedere di Chiara o Monia dalle 9 alle 13 dalle 16 alle 20
Per informazioni telefonare al numero 06-68817282 o 3332679028 o scrivere a

In alto i cuori! E a presto…
Giorgia Meloni

martedì 1 settembre 2009

ATREJU 2009 09-13 Settembre a Roma.Ecco il programma



Programma
mercoledì 09 settembre 2009

ore 17:00
Inaugurazione di Atreju 2009
Partecipano: Denis Verdini, coordinatore nazionale Pdl,
Daniele Capezzone, portavoce Pdl, Laura Marsilio, assessore scuola e politiche giovanili del Comune di Roma.
ore 18:30
L’attimo fuggente
Idee, suggestioni e concretezza: la politica per lasciare il segno
SILVIO BERLUSCONI a confronto con la Giovane Italia
Modera: Giorgia Meloni, ministro della Gioventù.
ore 20.30
Premio Atreju 2009
ore 21.30
Concerto
LUNATRASH

giovedì 10 settembre 2009
ore 11.00
La classe non è acqua
Gare, sfide, tornei, piscina

ore 15.00
Caffè Novecento
Presentazione del libro “Il Rugby, una partita nella vita” di AAvv

ore 16.00
La ricerca della felicità
La sfida dei giovani italiani nell’epoca della paura

Si confrontano: Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle politiche sociali,
Pierluigi Bersani, parlamentare, Alessandro Rimassa, autore del libro “Generazione Mille euro”,
Francesco Delzìo, autore del libro “Generazione Tuareg”
ore 17.30
Viaggio al centro della Terra
Alla ricerca di un nuovo manifesto ambientalista.

Si confrontano: Mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste,
Roberto Menia, sottosegretario all’Ambiente, Fabio Rampelli, parlamentare,
Benedetto della Vedova, parlamentare, Fulco Pratesi, fondatore di WWF Italia
ore 19.00
Evita
Una storia di popolo e politica.

Partecipano: Giulio Andreotti, senatore a vita,
Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, Carola Vai, scrittrice
ore 20:30
Premio Atreju 2009
ore 21.30
Concerto
LOST





venerdì 11 settembre 2009
ore 11.00

La classe non è acqua
Gare, sfide, tornei, piscina

ore 15.00
Caffè Novecento
Presentazione libro

ore 16:00
La storia infinita
Idee, proposte e ragioni per celebrare il 150esimo dell’Unità d’Italia.

Si confrontano: Gaetano Quagliariello, vicepresidente gruppo Pdl Senato,
Luciano Violante, ex presidente Camera, Alessandro Campi, politologo e scrittore,
Walter Barberis, docente universitario
ore 17:30
Ritorno al futuro
L’epoca di internet, tra informazione, economia e libertà.

Si confrontano: Italo Bocchino, vicepresidente gruppo Pdl Camera,
Claudio Velardi, fondatore di "RETI", Luigi Crespi, sondaggista e massmediologo,
Andrea Mancia, fondatore Tocqueville, Roberto D’Agostino, fondatore Dagospia,
Diego Bianchi, detto Zoro, opinionista televisivo
ore 19:00
Le ali della libertà
1989 – 2009. Il coraggio e la speranza vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino.
Si confrontano: Ignazio La Russa, coordinatore nazionale Pdl e ministro della Difesa, Massimo D’Alema, parlamentare e presidente fondazione Italianieuropei,
Bruno Vespa, giornalista e scrittore, Riccardo Barenghi, giornalista e scrittore
ore 20.30
Premio Atreju 2009
ore 21.30
Concerto
ZERO ASSOLUTO





sabato 12 settembre 2009
ore 10:30
La Giovane Europa dei Popoli a confronto
La Giovane Italia incontra le rappresentanze giovanili del PPE.
Introduce: Carlo Fidanza, parlamentare Europeo e vice coordinatore nazionale Giovane Italia
Saluto: Marco Scurria, parlamentare europeo, Lara Comi, parlamentare europeo,
Licia Ronzulli, parlamentare europeo.
Modera: Carlo De Romanis, Segretario Generale YEPP
Conclusioni: Roberta Angelilli, vicepresidente Parlamento Europeo,
Andrea Ronchi, ministro per le Politiche comunitarie, e Franco Frattini, ministro degli Affari Esteri
ore 15.00
Caffè Novecento
Presentazione del libro “Stelle Danzanti” di Gabriele Marconi

ore 15.30
Scelta per amore
I nuovi italiani. La patria come scelta e l’integrazione possibile.

Si confrontano: Gianni Alemanno, sindaco di Roma, Flavio Zanonato, sindaco di Padova
Con le testimonianze di: Ferdy, vincitore del GF 2009,
Maruan Oussaifi, coordinatore nazionale Italiani di II generazione,
Vivian Pena, caporal maggiore 2° Reggimento Alpini,
Gaylson Silva Lopes, caporal maggiore Paracadutisti Folgore.
ore 17:00
Gli angeli di Borsellino
Giovani e legalità. Le ragioni ideali della lotta alla criminalità organizzata.

Si confrontano: Angelino Alfano, ministro della Giustizia,
Roberto Maroni, ministro dell’Interno, Fabio Granata, parlamentare
Con le testimonianze di: Raoul Bova, attore e produttore cinematografico,
don Luigi Merola, sacerdote ed attivista anticamorra,
Ivan Lo Bello, presidente Confindustria Sicilia
ore 19.00
Saranno famosi
Guida pratica per la scoperta del talento e per l’affermazione del merito.

Si confrontano: Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi e critico d’arte,
Francesco Giavazzi, editorialista e docente di Politica economica,
Francesco Facchinetti, cantante e conduttore televisivo, Luca Telese, giornalista e scrittore
ore 20.30
Premio Atreju 2009
ore 21.30
Concerto
ENRICO RUGGERI





domenica 13 settembre 2009
ore 10:30

Il Pdl che vorrei
Provocazioni e proposte della Giovane Italia per il Popolo della Libertà

Partecipano:
Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl Senato,
Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo Pdl Camera