sabato 3 novembre 2012
martedì 25 settembre 2012
Blitz di Avanguardia Studentesca: studenti barboni davanti l’I.I.S. Moretti di Roseto degli Abruzzi per protestare contro il sistema formativo e la disoccupazione giovanile
Questa mattina si è svolta una manifestazione goliardica presso l’ingresso dell’ I.I.S Moretti di Roseto degli Abruzzi prima del suono della campanella Avanguardia Studentesca ha organizzato un sit in di protesta contro la crisi occupazionale giovanile che colpisce l’Italia. Tra lo stupore degli studenti i militanti di Avanguardia Studentesca si sono travestiti da barboni che, seduti sui cartoni, hanno chiesto l’elemosina ai passanti. Davanti la scuola è stato anche esposto lo striscione con la scritta “Oggi studenti, domani disoccupati?” e distribuiti volantini che spiegavano l’iniziativa.
“Secondo i dati diffusi dall'ISTAT nel mese di Luglio – afferma il responsabile provinciale di Avanguardia Studentesca Matteo Merlitti– la disoccupazione giovanile è schizzata al 30% il 7,4% in più rispetto allo scorso anno. Circa 618 mila ragazzi dai 15 ai 24 anni non hanno futuro. Dal governo dei tecnici non c’è alcun segnale di rilancio dello sviluppo che porti alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani, l’Abruzzo è tra le regioni che soffrono di più basti pensare alla SEVEL costretta ad una cassa integrazione di massa e alla Honda dove sono a rischio circa 300 posti di lavoro, economia che cola a picco anche in Val Vibrata dove a soffrire in particolar modo è il settore del tessile.
Sempre l’ISTAT afferma che dal 2007 al 2011 il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è passato dal 24 al 30 per cento. La crisi è stata più pericolosa del solito per i più giovani, perché sono loro i principali utilizzatori dei contratti di lavoro temporaneo, particolarmente colpiti i giovani con livelli di istruzione bassi. Ad aggravare la situazione già critica il dimezzamento dallo scorso anno del monte ore di laboratorio nelle scuole tecnico-professionali.
Avanguardia Studentesca, con questa iniziativa replicata in oltre venti città italiane, lancia la campagna nazionale per una riforma dell’istruzione che prepari realmente le nuove generazioni al lavoro. Per questo AS chiede un nuovo sistema di formazione con l'ammodernamento dei curricula e con una riforma della classe docente, oggi per lo più impreparata rispetto ai nuovi saperi. Una scuola che premi gli studenti meritevoli con l'introduzione di borse di studio per rendere il giusto merito alle giovani eccellenze della scuola Italiana, limitando il più possibile la famigerata "fuga dei cervelli". Indispensabile per questo una rete tra le imprese e le scuole del territorio per preparare gli studenti al mondo del lavoro. Infine AS chiede al Governo Monti maggiori investimenti nella ricerca, unico settore che in tempi di crisi economica può generare nuove opportunità di lavoro.
lunedì 17 settembre 2012
AVANTI SENZA PAURA !
Come
ogni anno la nostra comunità ha partecipato all’appuntamento romano di
Atreju,la festa nazionale della Giovane Italia dove ci si confronta con vari
rappresentanti della politica italiana sui grandi temi di attualità con un
forte sguardo al futuro.
Il
titolo scelto per la 14esima edizione di questa manifestazione è stato “SENZA
PAURA”,un messaggio forte che vogliamo lanciare come grido di battaglia di
quella gioventù che nonostante la crisi non sceglie di fuggire, ma lotta per
migliorare il presente e il futuro della propria patria .Quella gioventù che
esorta i dirigenti del proprio partito ad avere coraggio,in periodo di avanzamento
dell’antipolitica devono avere il coraggio di ammettere gli errori fatti in
passato e di uscire dalle segrete stanze , di confrontarsi con la
base,rendendola partecipe delle decisioni future anche attraverso il metodo
delle primarie per la scelta della leadership ad ogni livello, dal candidato
sindaco al candidato Premier.
Quella
gioventù che ogni giorno lotta per difendere un idea,che ci mette la faccia,la
fatica,che in questa crisi vede un opportunità,quell’opportunità che la nostra
Italia non può non cogliere!
Lottiamo
nelle scuole,lottiamo nelle università,lottiamo a lavoro,lottiamo nelle
strade,lottiamo nelle piazze.
Siamo una gioventù che ha dei sogni e non
permetteremo a nessuno di portarceli via.
Giovane Italia
Roseto degli Abruzzi
lunedì 10 settembre 2012
Atreju 2012 - Programma
MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2012
ore 17:00 Inaugurazione
di Atreju 2012
Saluti: Vincenzo
Piso, coordinatore PdL Lazio; Alfredo Pallone,
vicecoordinatore PdL Lazio; Gianni
Sammarco, coordinatore PdL Roma; Marco Di Cosimo,
Vice Coordinatore PDL Roma; Daniele
Capezzone, Portavoce Popolo della Libertà; Maurizio Bianconi,
vicepresidente gruppo PDL alla Camera; Francesco
Battistoni, Capogruppo PdL Regione Lazio; Luca Gramazio Capogruppo
Pdl Comune di Roma
Modera: Alessandro
Colorio
Ore 18.00 Dibattito
La ricerca della
felicità. Lavoratori divisi, tra le garanzie reali e la realtà dei non
garantiti.
Elsa Fornero,
ministro del Lavoro, Maurizio
Sacconi, senatore PDL, Enrico
Mentana, direttore TG LA7, Marcella
Panucci, direttore generale di Confindustria, Marina Calderone,
presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Stefano Scabbio, vicepresidente Assolavoro.
Modera: Augusta
Montaruli
Ore 19.30 Atreju
cultura
Presentazione del
libro “La linea Rossa” di Fabrizio Cicchitto.
Partecipano: l’autore,
presidente gruppo PDL alla Camera, Aldo
Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera, Gianni Borgna,
saggista.
Modera: Michelangelo
Chinni
ore 21.30
Premio Atreju 2012 a Valentina
Vezzali, campionessa olimpica di fioretto femminile.
Partecipano: Rocco
Crimi, deputato PDL, Mara
Carfagna, deputata PDL.
Modera: Armando
Cesaro
Atreju Spettacoli:
ore 22.00
Cabaret con Andrea
Perroni
GIOVEDI 13 SETTEMBRE
ore 16.00 Dibattito
Wall-E. L’Italia e i
rifiuti. La madre di tutte le battaglie per una nazione ricca, onesta e pulita.
Partecipano: Renata
Polverini,presidente Regione Lazio, Flavio Tosi,sindaco di Verona, Marco Marsilio,deputato PDL, Roberto Della Seta,
senatore PD.
Modera: Giancarlo
Miele
ore 17.30 Dibattito
Angeli e demoni. La
Particella di Dio e gli errori degli uomini. L’eterno conflitto tra scienza e
fede, il sostegno alla ricerca.
Introduzione di Monsignor
Lorenzo Leuzzi, Vescovo Ausiliare di Roma.
Partecipano: Francesco
Profumo, ministro dell’Istruzione e dell’Università, Mariastella Gelmini,
deputato PDL, Ignazio Marino,
senatore PD, Antonino
Zichichi, professore emerito del dipartimento di fisica
superiore dell'Università di Bologna.
Modera: Cesare
Giardina
Ore 19:00 Atreju
cultura
Presentazione del
libro “Il libro nero della contraffazione” di Antonio Selvatici.
Partecipano: l’autore,
giornalista e scrittore, Giovanni
Fava, deputato Lega Nord, Basilio Catanoso,
deputato PDL, Barbara
Saltamartini, vicepresidente gruppo PDL alla Camera.
Modera: Claudio
Borgia
ore 21.30
Premio Atreju 2012 a Matteo
Achilli, fondatore di Egomnia.
Partecipano: Pietro
Laffranco,deputato PDL Marco Scatarzi dirigente nazionale
Giovane Italia
Modera: Marco
Scatarzi
Atreju Spettacoli:
Ore 22.00
Angelo Branduardi in concerto
Ore 23.30:
Peones in concerto (cover band Ramones)
VENERDÌ 14 SETTEMBRE
ore 11.00 Confronto
Bad boys. Una nuova
generazione avanza, forgiata dalle conquiste sul territorio
Partecipano: Alessandro
Cattaneo, sindaco di Pavia, Giovanni Di Giorgi,
sindaco di Latina,Roberto Ravello,
assessore all’Ambiente Regione Piemonte, Paolo
Gatti, assessore al Lavoro e Istruzione Regione Abruzzo, Francesco Lollobrigida,
assessore alla Mobilità Regione Lazio,Alessandro
Colucci, assessore
ai Sistemi verdi e Paesaggio Regione Lombardia, Luca Malcotti, assessore ai Lavori
Pubblici e Infrastrutture della Regione Lazio Beatrice Lorenzin,
deputato PDL,Nicola Formichella,
deputato PDL, Carlo Fidanza,
parlamentare europeo PDL, Erminia Mazzoni,
parlamentare europeo PDL, Giovanni
Donzelli, consigliere regionale PDL Regione Toscana.
Conclusioni: Giuseppe
Scopelliti, presidente Regione Calabria.
Modera: Tommaso
Villa
Ore 15.30 Dibattito
Quo vadis?. L’Europa
che deve essere. Quella che oggi, purtroppo, non è.
Saluto introduttivo: Riccardo Migliori,
Presidente OSCE.
Intervengono: Mario
Mauro, presidente
dei deputati PDL al Parlamento europeo, David
Sassoli, presidente deputati PD al Parlamento europeo, Roberta Angelilli,
vicepresidente Parlamento Europeo, Giuseppe
Mussari, presidente ABI, Marcello De Angelis,
direttore de Il Secolo d’Italia.
Modera: Emanuele
Occhipinti
ore 17.00 Dibattito
Codice d'onore.
L'Italia, e l'Europa, per il rientro in patria dei nostri Marò.
Partecipano: Giulio
Terzi di Sant’Agata, ministro per gli Affari Esteri, Ignazio La Russa,
deputato PDL, Fausto
Biloslavo, giornalista inviato di guerra, Christian D’Addario,
nipote del Fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, Gianluigi Magri,
sottosegretario di Stato alla Difesa.
Modera: Martina
Sassoli
ore 18.30 Evento
Il destino di un
cavaliere. SILVIO BERLUSCONI incontra la Giovane Italia
Modera: Marco
Perissa, Presidente Nazionale Giovane Italia
Interviene: Annagrazia
Calabria, Coordinatore Nazionale Giovane Italia
ore 21.30
Premio Atreju 2012 a Renato
Cortese, Capo della Squadra Mobile di Roma.
Partecipano: Alfredo
Mantovano, deputato PDL.
Modera: Ulderico
De Laurentiis
Atreju spettacoli:
ore 22.00
“Uomini #senzapaura” con Edoardo Sylos
Labini e Giordano Bruno Guerri
Introduce: Riccardo
Bertollini, presidente
fondazione “Pomeriggi Musicali”
Ore 23.30
Concerto di Rock
Identitario: Aurora, Nsp
SABATO 15 SETTEMBRE
ore 11.00 Confronto
Ritorno al futuro.
Primarie, Preferenze, Programmi e Strategie. Nuove idee per tornare a vincere.
Partecipano: Denis
Verdini, coordinatore nazionale PDL, Gaetano Quagliariello,
vicepresidente del gruppo PDL al Senato, Gianni
Alemanno, sindaco di Roma, Raffaele
Fitto, deputato PDL, Altero
Matteoli, senatore PDL, Fabio
Rampelli, deputato PDL,
Modera: Carolina
Varchi
ore 16.00 Dibattito
Full monty. Dritto al
cuore del dilemma: pagare tutti per pagare meno o pagare meno per pagare tutti?
Partecipano: Renato
Brunetta, responsabile economico PDL, Stefano Fassina,
responsabile economico PD, Oscar Giannino,
giornalista economico, Attilio Befera,
direttore Agenzia delle Entrate ed Equitalia, Mario Sechi, direttore de “Il
Tempo”.
Modera: Alberto
Spampinato
ore 17:30 Dibattito
I cento passi.
L’Italia nella terra di mezzo, tra i protagonisti della lotta alla criminalità
e gli speculatori senza onore.
Partecipano: Maurizio
Gasparri, presidente gruppo PDL al Senato, Roberto Maroni, segretario della
Lega Nord, Nicola La Torre,
senatore PD, Luca Telese,
direttore di “Pubblico”, Nicola Porro,
vicedirettore de “Il Giornale”.
Modera: Andrea
Volpi
ore 19.00 Atreju
cultura
Presentazione del
libro “Sudditi, un programma per i prossimi 50 anni” di Nicola Rossi.
Partecipano: l’autore,
senatore gruppo Misto, Massimo Corsaro,
vicepresidente vicario gruppo PDL alla Camera, Francesco Storace,
segretario de La Destra Guido Crosetto,
deputato PDL.
Modera: Cosimo
Zecchi
ore 21:30
Premio Atreju 2012 a Gregorio
De Falco, Comandante della Capitaneria di Porto di Livorno.
Partecipa: Jole
Santelli, vicepresidente gruppo PDL alla Camera.
Modera: Riccardo
Memeo
Atreju Spettacoli:
Ore 22.00
Contest Atreju: concorso musicale gruppi emergenti
Dalle 24.00
Serata discoteca Vista
DOMENICA 16 SETTEMBRE 2011
Ore 11.00
Niente paura.
ANGELINO ALFANO incontra la Giovane Italia.
Introduce: Giorgia
Meloni, deputata PDL.
Moderano: Marco
Perissa, presidente nazionale Giovane Italia, Annagrazia Calabria,
Coordinatore Nazionale Giovane Italia
lunedì 18 giugno 2012
"PROGETTO TERRITORIO : LE IDEE CHE DIVENTANO AZIONE"
L'impegno del PDL sul territorio e in Europa.
A Roseto ospite l'On. Sergio Silvetris.
Il Popolo della Libertà di Roseto degli Abruzzi rende noto alla S.V. e alla cittadinanza che martedì 19 Giugno alle ore 20,00 presso il Residence Marechiaro si terrà una cena-convegno dal titolo “Progetto territorio: le Idee che diventano azione”.
L'iniziativa aperta a simpatizzanti e iscritti vedrà la partecipazione degli amministratori comunali,provinciali, regionali del PDL e dell'On. Sergio Silvestris,vice-presidente del gruppo del Popolo della Libertà al Parlamento Europeo.
Riflessioni sulla situazione politica locale e nazionale,fare il punto della situazione su quanto e già stato realizzato dalle amministrazioni di centrodestra sul nostro territorio e sul rilancio del ruolo del PDL in un momento di antipolitica e disaffezione nei confronti dei partiti al fine di favorire una nuova mobilitazione che riparte dal territorio.
Agli interventi degli amministratori e dei dirigenti locali del partito seguirà l'intervento dell'europarlamentare Silvestris che,insieme ai parlamentari italiani del PDL ,sta caratterizzando in maniera incisiva la sua azione politica nelle istituzioni europee per la tutela del “Made in Italy”,soprattutto della produzione agroalimentare in qualità di componente della Commissione agricoltura,per la difesa della vita,per scongiurare gli effetti della direttiva Bolkestein-Prodi e per salvaguardare l'interesse nazionale della nostra Italia in Europa.
La mobilitazione e la partecipazione che parte dai militanti,il coinvolgimento dei giovani,delle donne. delle categorie sociali,l'operato e i risultati positivi già conseguiti dal centrodestra nelle amministrazioni locali,il consolidamento di una classe dirigente che unisce esperienze ed entusiasmo saranno i principi di una rinnovata azione politica per poter affrontare le sfide del futuro.
Sito On. Sergio Silvestris
lunedì 11 giugno 2012
Giovane Italia Roseto in visita a Bruxelles
Lo scorso 8 giugno, una delegazione di Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, si è recata a Bruxelles in visita alla sede del Parlamento Europeo e della Commissione Europea.
La visita dei militanti rosetani, coordinata dall'On. Sergio Silvestris, vicepresidente gruppo PDL al Parlamento europeo, è inserita all'interno di un programma di tre giorni al quale stanno partecipando militanti e quadri del PDL abruzzese e non solo.
La tre giorni rappresenta quindi un momento di riflessione politica su quanto sta accadendo in Europa, sulle opportunità che l'UE fornisce agli enti locali, sulla composizione e il funzionamento delle istituzioni comunitarie, sul ruolo del nostro Paese all'interno del Vecchio Continente e sull'impegno dei nostri europarlamentari per un maggior peso dell'Italia.
"In un momento di antipolitica e sfiducia generale, cogliendo l'occasione della visita a Bruxelles, stiamo apprezzando l'impegno costante e continuo dell'On.Silvestris e di diversi europarlamentari italiani del PDL" dichiarano i ragazzi di Giovane Italia. "I nostri rappresentanti si stanno distinguendo per la tutela della produzione agricola italiana e del "Made in Italy" in generale, per la battaglia contro la Direttiva Bolkestein-Prodi, per la difesa del diritto alla vita, per contribuire a rilanciare il peso politico dell'Italia e ritrovare un forte senso dell'identità europea per affrontare le problematiche della politica internazionale".
Ufficio stampa
Giovane Italia Roseto
domenica 12 febbraio 2012
Emergenza neve a Roseto
"In questi giorni di estrema difficoltà -afferma Giovane Italia Roseto- per la nostra
Città, dovuti all’emergenza neve, Giovane Italia Roseto vuole
ringraziare gli operai comunali, la Protezione Civile, le giacche Verdi,
l’Associazione Nazionale dei Carabinieri, la Croce Rossa Italiana e tutti i
volontari che sono impegnati, incessantemente e senza sosta, al
servizio della collettività.
Da
ieri, armati di pala ci sono anche i ragazzi della Federazione della Sinistra che si sono offerti come volontari “Quello compiuto della
Federazione della Sinistra è un atto di amore nei confronti della nostra Città
e dimostra come, nei momenti di difficoltà, i giovani diano l’esempio. Oggi
stiamo scrivendo una pagina di buona politica” il commento di Francesco Di
Giuseppe, dirigente locale di Giovane Italia: “Dai
primi giorni di maltempo i militanti di G.I. hanno impugnato le pale
per liberare marciapiedi e strade da neve e ghiaccio, ci auspichiamo che questo
spirito di collaborazione contagi anche chi stà sfruttando questa
emergenza per creare sterili polemiche con l’amministrazione”
sabato 4 febbraio 2012
Rimbocchiamoci le maniche
Il Popolo della Libertà approfitti della “pausa della politica” per riflettere.
di Fabrizio Fornaciari
Ha ragione Tisci quando nella sua “Lettera aperta al centrodestra” ( pubblicata su plusultraweb.it lo scorso 23 gennaio n.d.r.) chiede al Popolo della Libertà di ascoltare quegli italiani che lavorano e che non sono rappresentati né da giornali e né da intellettuali per chiedere a Monti e al suo governo di cambiare le cose.
La mia riflessione parte non solo dalle proteste che stanno bloccando la nostra penisola, sulle quali Antonio si è già espresso e con la solita ottima capacità di analisi, ma sul ruolo del nostro partito dalla sua recente nascita fino a quando si è insediato il nuovo governo Monti e alle recenti proteste caratterizzate da un “vuoto” della politica.
Questo fatto nuovo, di Berlusconi e dell’intera politica che vengono “commissariati” dai tecnici, per molti costituisce la fine della Seconda Repubblica e deve favorire una importante riflessione all’interno del centrodestra.
Nel 2008 anno in cui Berlusconi vince le elezioni con il 46,8% appoggiato da Popolo della Libertà, Lega Nord e MPA, il centrodestra vive un momento di massimo consenso. Quell’ondata di consenso ci permetterà di riconquistare diverse regioni, province e città dove fino a qualche tempo prima non ci saremmo neanche sognati lontanamente di poter vincere.
Nonostante il grande entusiasmo del congresso fondativo del Popolo della Libertà celebratosi il 27 marzo 2009 dopo lo scioglimento di Alleanza Nazionale, Forza Italia, Democrazia cristiana per le autonomie e altri movimenti minori facesse ben sperare, le migliori intenzioni sono svanite nello spazio di poco tempo.
Poi è arrivata la crisi con Fini, lo scandalo del “bunga-bunga”, il ciclone giudiziario che si è innescato fino ad arrivare in ultimo alle agenzie internazionali di rating che hanno deciso, influenzando l’Europa, di voler disarcionare il Cav.
La sinistra di casa nostra, ormai global e, per dirla con Tremonti, totalmente mercatista, una volta affezionata a Gramsci, Togliatti, Berlinguer, alle feste dell’Unità e alle bandiere rosse invocava il “dio spread” e sosteneva che una volta fatto fuori Berlusconi i mercati avrebbero ripreso fiducia e l’Italia sarebbe uscita dalla crisi. Così non è stato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Prima o poi si ritornerà alle urne e finalmente il popolo sovrano tornerà a decidere del proprio destino.
E proprio in vista delle prossime elezioni il centrodestra deve iniziare a operare una serie di profonde e importanti riflessioni.
Dal ’94 ad oggi il centrodestra, pur con assetti diversi e con alcuni interpreti che si sono alternati, ha governato per ben tre volte e ha vissuto una grande contraddizione: lo schieramento presieduto dal grande comunicatore, dal titolare di reti televisive, giornali e case editrici molte volte non è stato in grado di comunicare in maniera efficace i provvedimenti e le riforme approvate ed è stato ricordato più per le liti interne o per certe intemperanze della Lega che non per le leggi e le azioni realizzate nell’interesse del popolo italiano.
Altro grande paradosso di questi anni è stato quello di campare di rendita a livello locale per “l’effetto Berlusconi”: limitarsi ad aspettare il momento storico favorevole per salire al governo senza pensare invece a una strategia complessiva per recuperare metro per metro i quartieri, le città, le province e le regioni. Assente in molti casi dal mondo dell’associazionismo, delle cooperative sociali, delle categorie produttive, dei sindacati, persino delle parrocchie, il centrodestra ha lasciato intere praterie ai compagni che hanno così costituito un “para-stato” che spesso risulta decisivo per l’esito delle dispute elettorali. Non vi è stata, in questo senso, una strategia “gramsciana” per ribaltare questa situazione che in molti casi e in molti angoli della penisola è totalmente immutata anche laddove governiamo.
In tanti anni di governo si è fatto ben poco per scalfire l’egemonia culturale della sinistra nelle redazioni, nelle università, nel cinema, nel teatro. Filtra da questi contesti una certa cultura che più delle volte invece di suscitare emozioni e suggestioni alimenta in maniera scorretta la propaganda contro la solita destra rozza, razzista, fascista,ecc…
Di questo però, condivido una considerazione fatta da Marcello Veneziani sulle colonne de “Il Giornale”, il responsabile risponde al nome di Gianfranco Fini : non si poteva certo pretendere da Berlusconi, esperienza da imprenditore e lontano dalla vita delle sezioni e della militanza, che si preoccupasse di trasformare in leggi certe idee e proposte relegate per mezzo secolo all’opposizione. Berlusconi doveva mandare a casa la sinistra, il compito di innervare di contenuti lo schieramento di centrodestra era dell’erede di Almirante che si è dimenticato del presidenzialismo, della partecipazione degli operai alla gestione delle imprese, della sacralità della vita dal concepimento fino alla morte, della battaglia per la casa prima agli italiani, della memoria storica di generazioni e generazioni di militanti cresciuti sotto la fiaccola e la fiamma tricolore che con il loro impegno hanno scandito la vita della destra politica italiana ancor prima che divenisse forza di governo.
E così che i tatticismi prima, gli attacchi di “moderazione” e le abiure poi, la Tulliani e la casa di Montecarlo alla fine hanno impedito alla destra di frantumare quella egemonia a causa delle bizzarrie del suo ex-leader.
Altro grosso problema è stato l’assenza di un vero e proprio partito: è certo impensabile oggi nel 2012 riproporre un soggetto politico come i c.d. “partiti tradizionali”, però un partito radicato e pensante che si faccia carico delle istanze della società civile, al cui interno si possa discutere di tematiche serie e non riunirsi solo e soltanto al momento del rito della conta congressuale, penso rappresenti la soluzione auspicata da tutti coloro che augurano lunga vita al PDL e non si sono fatti sedurre da certe sirene “terzopoliste”. L’assenza del partito ha fatto sì che i suoi interpreti, gli eletti nelle istituzioni locali in primis, si ritrovassero il più delle volte catapultati nell’agone politico senza un minimo di formazione, senza sapere cosa fosse una delibera di un consiglio comunale e con grosse difficoltà a trasformare la volontà popolare in atti amministrativi concreti. La formazione è stata fino ad oggi a totale appannaggio delle varie fondazioni (l’abito buono delle correnti) in attesa, finora invano, che gli organi ufficiali del PDL muovessero un dito.
Se vogliamo essere veramente il “partito degli italiani” c’è bisogno di dare un senso più profondo alla nostra azione politica. Mi basterebbe che già una piccola parte del nostro partito e del nostro movimento giovanile iniziasse a porsi questi interrogativi e a comportarsi di conseguenza al fine di contagiare tutti gli altri.
Penso che, quella che definisco la mia “Comunità”, quel gruppo di giovani che si ritrova ogni estate, prima di riprendere l’attività sui territori, a discutere di problemi politici in un’atmosfera suggestiva e preferendo le tende alle comode stanze d’albergo da convention; mi rivolgo a tutti quei giovani della Comunità che si trovano oggi ad avere un ruolo nelle istituzioni e spesso all’interno di queste rappresentano la parte migliore del PDL proprio per aver frequentato quella palestra di vita rappresentata dal movimento giovanile; mi rivolgo ai nostri fratelli maggiori, che ci hanno indicato la rotta e che nonostante oggi siano parlamentari, consiglieri regionali o professionisti di successo conservano ancora una certa lucidità nella riflessione e nella elaborazione politica non ancora incrostata dai giochi di palazzo o dalla monotonia del quotidiano ( quelli di “Le radici e il progetto” do you remember revolution? n.d.r.), beh penso che, intanto da noi, questi grossi problemi debbano essere affrontati e capire innanzitutto cosa possiamo fare per provare a risolverli, come rimboccarci le maniche ed impiegare efficacemente le nostre energie per raggiungere l’obiettivo.
Un grosso dibattito, non è sufficiente qualche “tweet”, sui problemi di comunicazione, sulla necessità di un maggior radicamento meta-politico, sullo sforzo di arrivare al radicamento popolare dei valori della destra, sul ruolo del partito e sulla formazione dei militanti, dei quadri e degli eletti.
Arriverà prima o poi un dopo-Berlusconi e non ci si potrà più adagiare sugli allori. Non ci potremo più permettere di vedere buona parte degli italiani, appartenenti a categorie da sempre a noi vicine, portare avanti una protesta disperata che non trova ascolto nel Palazzo.
Per essere validi interlocutori della società civile c’è bisogno di un Popolo della Libertà rinnovato, che abbia a tutti i livelli e soprattutto nelle istituzioni, rappresentanti capaci di leggere i fenomeni sociali e rappresentare concretamente gli interessi della gente.
Se saremo in grado di affrontare queste riflessioni, anche a costo di qualche sacrificio, saremo pronti in vista delle prossime elezioni a riportare il primato della Politica sull’economia a salvaguardia dell’intero popolo italiano e contro quella finanza apolide che da sempre fronteggiamo a difesa della nostra Italia
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